
Preparare un cappuccino perfetto è un gesto quotidiano che, nel mondo Horeca, vale quanto un biglietto da visita: dice tutto…
-della cura che dedichi al cliente,
-della competenza del personale,
-dell’attenzione per i dettagli.
Eppure, anche nei locali più frequentati, è facile incorrere in errori che compromettono la qualità del prodotto e, di conseguenza, l’esperienza del consumatore.
Quali sono gli sbagli che i tuoi colleghi commettono con maggiore frequenza?
Usare un latte sbagliato o non freddo a sufficienza
Il cappuccino perfetto nasce da un latte intero fresco e ben refrigerato, intorno ai 4 °C. Un latte parzialmente scremato o a temperatura ambiente compromette la formazione di una schiuma densa e fine. Anche la conservazione gioca un ruolo cruciale: il latte deve essere mantenuto in condizioni igieniche ottimali e utilizzato entro le 24 ore dall’apertura.
Montare il latte in modo scorretto
Il segreto della cremosità del cappuccino sta nell’emulsione: aria e latte devono fondersi in una micro-schiuma liscia, non in bolle visibili a occhio nudo. Errori comuni sono l’inclinazione sbagliata della lattiera, il posizionamento scorretto della lancia vapore e la mancanza di controllo della temperatura, che non dovrebbe mai superare i 65 °C. Un latte bruciato rovina il gusto e la consistenza.
Lancia vapore non pulita!
Dopo ogni uso, la lancia vapore va pulita immediatamente con un panno umido e fatta sfiatare per qualche secondo. Non lo fai? Puoi contaminare la schiuma con residui di latte, con ripercussioni sia sul gusto sia sul rispetto delle norme igieniche. È un errore tanto tecnico quanto visivo: il cliente nota subito se la macchina non è curata.
Cattivo espresso come base del cappuccino
Se la crema è spenta, il caffè è bruciato o sottoestratto, anche la miglior schiuma di latte non potrà bilanciare il difetto. La base deve essere aromatica, intensa ma non amara, per sostenere l’equilibrio con la dolcezza del latte montato.
Errore nella composizione del cappuccino
Le proporzioni contano: un cappuccino classico prevede circa un terzo di espresso, un terzo di latte caldo e un terzo di schiuma. Se riempi la tazza in modo errato (troppo latte o troppa schiuma) alteri l’equilibrio e dai l’idea di un servizio poco attento. Anche la scelta della tazza è importante: meglio ceramica bianca spessa, da 150-180 ml, per mantenere la temperatura e valorizzare la cromia del prodotto.
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