Anche il profumo ha il suo perché. No, non solo quello che si indossa, ma quello che emana dal tuo locale a ogni ora del giorno.
Un profumo azzeccato può farti aumentare il fatturato.
Uno non adeguato renderti “repellente” e svuotare il bar.
Non lo dice un blogger, lo dice il marketing sensoriale che sfrutta la conoscenza del cervello e dei suoi comportamenti e scelte, più o meno razionali.
La luce, il profumo, l’atmosfera, il calore possono essere potentissimi strumenti di vendita.
Ecco perché, nel tuo locale…
-Non ci dovrà mai essere profumo di detergente, bensì di brioche appena sfornata, caffè, cioccolata
-La luce non dovrà essere splendente (effetto-ospedale)
-Dovrà essere sempre presente un piccolo assaggio, per generare nel cliente l’idea della gratificazione, e aumentare il suo desiderio di tornare e comperare
Proprio i sensi sono i depositari del 75% delle scelte che effettuiamo ogni giorno. Lo sperimentiamo anche noi: entriamo in un negozio con l’idea di non acquistare, usciamo pieni di oggetti perché una certa musica ci ha ispirato particolarmente.
Vuoi attivare anche tu il marketing sensoriale?
Fai così:
-osserva il comportamento dei tuoi clienti più fedeli e prova a chiedere loro quali sono i tre elementi vincenti del tuo locale
-allontana colori ed emozioni, suoni o altro che possano generare un ricordo negativo (nervoso, rabbia, preoccupazione)
-sii pronto a cambiare, per intercettare ancora meglio le esigenze di serenità del tuo cliente