Starbucks è una delle catene di bar americane più famose del mondo. In Europa è un must e anche l’Italia ha “accettato” la sua presenza, fino ad esserne quasi assorbita. Proprio in Italia dove il caffè è quasi sacro e dove il rituale con il quale si prepara viene invidiato in tutto il mondo. Eppure Sturbuck ha conquistato tutti. O quasi.
Ma cosa si nasconde dietro la forza di questo colosso?
Siamo di fronte a un altro Mc Donald’s?
Probabilmente sì. Ma la questione non è se è più buono un espresso italiano o il caffè di Sturbucks. La questione è sempre l’elemento differenziante. Sorseggiare un caffè da Sturbucks non è come sorseggiare un caffè nel bar di quartiere sotto casa al quale siamo abituati. È diverso, molto diverso. E nessuno vuole sindacare se sia meglio o peggio. Semplicemtne è molto diverso: entri in un’altra dimensione, è come se non fossi più in Italia, fai una fila per pagare un caffè tall con la crema quasi 5 euro e sei contento, probabilmente perché non vedi l’ora di vedere il tuo nome scritto con il pennarello sul bicchiere di carta che ti porgono.
E ti senti parte di quel mondo. Il mondo di Sturbuck. Ecco dov’è la sua forza: nell’aver costruito una brand identity fortissima e nell’aver costruito, a regola d’arte, un mondo all’interno del quale è facile entrare e ci si affeziona.
Un po’ come il mondo di Mc Donald’s fatto di happy meal, sorprese e l’aria perennemente allestita a festa, che ja reso il suo brand molto più che un brand e della sua attività molto più che suo una semplice hamburgeria.
Quindi, se hai o gestisci un bar, non dovresti guardare di cattivo occhio il fenomeno Sturbucks, perché semplicemente non ha niente a che fare con e con il tuo business: siete due cose totalmente diverse. Nessuno è migliore o peggiore dell’altro: semplicemente vi rivolgete a pubblici e targert differenti.