Sempre di più i clienti, quando entrano nel tuo bar, non vengono a chiedere “Un caffè, grazie”. Non si limitano a berlo, commentare se sia più o meno buono, a pagare e uscire.
Osservano, controllano e premiano: chi?
Le realtà che associano alla tazzina di caffè tutto il mondo che sta dietro, ossia quello dei produttori, dei coltivatori che stanno dall’altra parte del mondo e che non sempre lavorano in condizioni agevoli ed eque.
Spinti da questa nuova sensibilità, i grandi marchi di caffè hanno iniziato a muoversi nel segno della sostenibilità e a raccontare i loro progetti.
Caffè Vergnano,per esempio, considerato che il 70% dei coltivatori di caffè sono donne, ha deciso di avviare un progetto, “Women in coffee”, dedicato alle donne nella Repubblica Dominicana. Obiettivo: raccogliere fondi per migliorare la condizione femminile nelle piantagioni, attraverso la creazione di una micro-torrefazione.
Allo scopo l’azienda ha creato una Collection di capsule ad hoc, “Pink”, e organizzato diversi eventi sul territorio italiano e presso la sua sede di Chieri.
Cosa puoi fare, tu, imprenditore del bar?
-Per esempio scegliere, per il tuo locale, solo marchi virtuosi, impegnati in progetti di aiuto e sostegno alle popolazioni meno fortunate, o all’ambiente.
-Oppure muoverti tu in prima persona attivandoti nel tuo quartiere e dando una mano in prima persona… trascinando anche i tuoi clienti più sensibili.