Quando devi posizionarti come imprenditore di eccellenza del bar, ogni tuo ingrediente usato nel momento della colazione deve essere Top. Anche quelli semplici e umili. Anche la marmellata.

Si fa presto a dire “farcitura”, invece ci sono mille variabili che possono rovinare il croissant… e tu devi sapere bene come procedere e quale prodotto scegliere. Impossibile sbagliare, ne va della soddisfazione del tuo cliente.

Quali sono i criteri più delicati per questa delicata selezione? Come si distingue una confettura adatta da una che va bene per altri utilizzi?

Qualità prima di tutto

La marmellata deve avere un alto contenuto di frutta. Cerca prodotti che contengano almeno 50-70% di frutta.

Consistenza

La marmellata deve essere sufficientemente densa da non fuoriuscire durante la cottura o il consumo, ma allo stesso tempo non troppo solida.

Equilibrio di sapore

La marmellata deve avere un equilibrio perfetto tra dolcezza e acidità. Evita marmellate eccessivamente dolci o artificialmente aromatizzate. La presenza di una leggera acidità può contrastare piacevolmente con la dolcezza del croissant, creando un profilo di sapore più bilanciato.

Più ne hai meglio è!

Oltre ai classici come albicocca, fragola e ciliegia, includi marmellate di frutti di bosco, agrumi o persino varianti esotiche.

Occhio alla provenienza

Seleziona marmellate prodotte con ingredienti naturali, senza additivi o conservanti artificiali. La provenienza della frutta può essere un punto di forza: marmellate fatte con frutta locale o di origine controllata possono aggiungere valore al tuo prodotto.

Quanta usarne?

La quantità di marmellata utilizzata per ogni croissant deve essere ottimizzata. Troppa farcitura può rendere il croissant troppo umido o appesantirlo, mentre troppo poca potrebbe risultare in un croissant asciutto e poco invitante.

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E BUONA GIORNATA DEI BISCOTTI CHE SI CELEBRA OGGI!!