Ogni mattina un cliente entra nel tuo locale e ti chiede un cappuccino “con latte di soia”.
Tu ovviamente capisci cosa lui stia intendendo e prepari il cappuccino con la BEVANDA di soia. Esatto.
Il latte, quello vero, può essere di mucca, di capra, di qualunque altro animale… ma non può essere vegetale.
Ogni tipo di “latte vegetale” è infatti una “bevanda”. Questa distinzione nei termini è importante, perché le persone devono capire cosa stanno introducendo nel loro corpo, proprio per evitare fraintendimenti o demonizzare/esaltare un prodotto al posto di un altro.
Facciamo qualche esempio di bevanda vegetale che oggi le persone trovano comodamente al supermercato:
bevanda di soia, di riso, di avena, di mandorla, di noci, di cocco.
Attenzione: ciascuno di questi prodotti ha un gusto specifico e una resa specifica per esempio in cucina. Così come una consistenza diversa. Quando li conservi nel frigorifero non puoi pensare che siano come il latte, né utilizzarli nello stesso modo. Alcuni hanno un gusto persistente che, per esempio, mal si sposa con il classico caffè. Altri, invece, vanno bene per esempio per aromatizzare le bevande estive o le torte.
In una parola: il latte vaccino non si può sostituire a caso.
Per la preparazione del cappuccino prediligi il latte di soia, che è anche quello con cui i clienti hanno maggior confidenza. Per una bevanda dissetante il latte di mandorla o di cocco.
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